Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Noi insegniamo la morale ai bambini raccontando loro delle storie e le bambinaie hanno cura di non disingannarli quando sono spaventati dai folletti.

E’ vero che certe madri minacciano i loro bimbi col lupo o col poliziotto, ma nè il lupo nè il poliziotto possono essere in ogni luogo, ed il bimbo, convinto della loro assenza, riderà della minaccia, mentre il folletto, che non si vede in nessun luogo, sarà creduto come il Diavolo presente in ogni luogo.

Ed il bimbo è tanto più costretto a credere in esso in quanto è una finzione, una delusione poetica, una storia; in altre parole qualche cosa che fa presa sull’immaginazione: e l’immaginazione, potente nell’uomo, è suprema nei bimbi.

Il folletto è il Diavolo dei bambini, come il Diavolo del Medio Evo era il folletto degli uomini.

Inoltre non vi è finzione che non serva come velo o maschera a qualche realtà.

Il folletto esiste, e il povero bimbo lo conoscerà presto sotto la forma di un pedante arcigno dalla voce dura e con un bastone più o meno giustamente applicato.

Poi gli parlano di Dio e del Diavolo in termini tali che egli può facilmente confondere uno coll’altro.

Continuerà egli ad essere soddisfatto della conclusione del dramma di Punch?

Punch lo fa ridere, il Diavolo vuole farlo piangere; non si augurerà il bimbo alla fine che Punch, così spesso rapito dal Diavolo, possa a sua volta portar via il Diavolo?

Sarebbe una questione di temperamento e di audacia.

Gli antichi Jerofanti hanno sempre sostenuto che sarebbe un gran delitto ammettere la moltitudine alle iniziazioni, perchè sarebbe come slegare i lupi, aprire il recinto dei daini, trascinare tutti gli uomini in guerra uno con l’altro sotto il pretesto dell’uguaglianza.

tratto dal libro “Paradossi della Scienza Suprema” di Elifas Levi – Paradosso V – La Ragione è Dio – ATANOR